L’anemia da carenza di ferro è piuttosto frequente e colpisce in particolar modo il sesso femminile. Le donne sono infatti le più colpite e, in Italia, ne soffre circa il 20% della popolazione femminile.
Il ferro è un minerale fondamentale per diverse funzioni biologiche, tra le quali la formazione dell’emoglobina.
Quando c’è una mancanza di ferro la produzione di emoglobina (una proteina presente nei globuli rossi ed ha la funzione di trasportare l’ossigeno agli organi e ai tessuti.) è insufficiente. La sua carenza porta ad una scarsa circolazione di ossigeno attraverso l’organismo.
E’ una condiziona che interessa tutte le fasce di età ma, in particolar modo, coinvolge le donne in età fertile, in gravidanza e allattamento. Ecco perché è importante imparare a riconoscerne i sintomi e, in caso, assumere un integratore di ferro adeguato. Il DDM ferro compresse prodotto da Pharmextracta ad esempio, è arricchito con vitamina C (accresce l’assorbimento del Ferro) e vitamina A (contribuisce al normale metabolismo del Ferro) in modo da offrire una formulazione completa ed efficace.
La concentrazione di emoglobina nel sangue si misura con un semplice esame ematico. Attraverso l’esame dell’emocromo si andrà dunque a verificare la quantità di emoglobina: quando si hanno meno di 12 grammi per decilitro, si è in presenza di anemia.
Ma ci sono dei campanelli d’allarme che possono spingerci a verificare la quantità di emoglobina nel sangue, vediamoli insieme.
Come capire se c’è una carenza di ferro?
L’anemia da carenza di ferro può dare sintomi lievi nella sua fase iniziale per poi manifestarsi con problematiche più complesse se protratta nel tempo.
Se il corpo deve affrontare una fase di anemia cerca di reagire approvvigionandosi dai depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina. Quando però la carenza si protrae per un tempo prolungato, i sintomi si intensificano. Ecco i principali cui prestare attenzione:
- Astenia: ossia stanchezza e debolezza estrema
- Pallore della pelle
- fiato corto e mancanza di respiro
- mani e piedi freddi
- Battito cardiaco accelerato e/o dolore toracico
- Insonnia
- Mal di testa
- Unghie fragili e segnate da linee più bianche
- perdita di capelli
- mal di testa
- scarso appetito
- vertigini e capogiri
- formicolio alle gambe
Quali sono le cause della carenza di ferro?
Siamo in presenza di anemia da carenza di ferro quando il nostro corpo non ha livelli di ferro sufficienti e non è quindi in grado di produrre emoglobina. Le cause che possono determinare una insufficienza di ferro sono:
Perdita di sangue dovuta a sanguinamenti o emorragie
La perdita di sangue dovuta a sanguinamenti o emorragie può comportare una riduzione dei livelli di ferro. Ecco perché l’anemia da carenza di ferro spesso colpisce le donne in età fertile, perché durante le mestruazioni il flusso può anche essere particolarmente abbondante e causare una vera e propria carenza.
Ma il sanguinamento può essere anche non evidente e più difficile da controllare perché lento e protratto nel tempo. Può infatti dipendere dal cronicizzarsi di determinate patologie come, ad esempio, un’ernia iatale, un polipo del colon retto o, nei casi più gravi, per un tumore.
Alimentazione non adeguata
Una dieta drastica o un’alimentazione carente e poco varia possono causare anemia. Una sana e corretta alimentazione è sufficiente per apportare al nostro organismo la giusta quantità di ferro ma, quando si affronta una dieta per molto tempo o quando si è in presenza di disturbi alimentari, è possibile andare incontro ad una forte carenza di ferro.
E’ importante integrare tutti gli alimenti nella nostra dieta e, in particolar modo, quelli ricchi di ferro come la carne rossa, la carne di maiale, il pollo, le verdure a foglia verde o i fagioli. Meglio ancora se si associa la presenza di cibi ricchi in vitamina C, che ne migliora l’assorbimento.
Scarso assorbimento del ferro
Ci sono alcune patologie metaboliche che portano ad uno scarso assorbimento del ferro. Si tratta soprattutto di malattie intestinali croniche come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa. Attenzione anche in presenza di celiachia perché la compromissione dei villi intestinali porta ad una ridotta capacità di ricavare il ferro dai cibi.
Specifiche fasi della vita come gravidanza e allattamento
La carenza di ferro può essere temporanea e dovuta a particolari momenti della vita di una donna. Si pensi, ad esempio, al periodo della gravidanza o dell’allettamento. Sono entrambi momenti in cui il corpo necessita di un fabbisogno di ferro maggiore, necessario per lo sviluppo del feto e la crescita del neonato.
Asportazione di parte del tubo intestinale
Quando si affrontano interventi chirurgici che portano all’asportazione o al bypass di una parte di intestino è possibile dover fare i conti con una ridotta capacità di assorbimento del ferro.
Come prevenire l’anemia da carenza di ferro?
Per evitare l’anemia da carenza di ferro, o anemia sideropenica è importante mettere in atto un piano di prevenzione. La prima regola è assicurarsi una sana e corretta alimentazione, adeguata alle proprie esigenze caloriche e completa dal punto di vista dei macro e micro nutrienti.
In particolari fasi della vita, o quando si devono affrontare determinate patologie, può non essere sufficiente. Ecco dunque che vengono in nostro soccorso integratori di ferro pensati appositamente per aiutarci in tutti quei casi in cui il suo apporto o la sua assimilazione sono insufficienti.
DDM ferro compresse apporta:
- 21 mg di Ferro
- 240 mg di Vitamina C: La Vitamina C accresce l’assorbimento del Ferro.
- 1,2 mg di Vitamina A: La Vitamina A contribuisce al normale metabolismo del Ferro.