Lavorare come make-up artist facilita sicuramente l’inserimento nel mondo del lavoro. Sono infatti molti gli ambiti che ricercano questa figura professionale. Pensate, solo a titolo di esempio, alle profumerie più alla moda, al mondo del cinema o della TV, al teatro o a tutta quella serie di utenti finali che sempre più spesso ricercano truccatori professionisti per essere preparati per eventi come matrimoni o shooting fotografici.
Seguire un corso di make-up artist è la base necessaria per poter lavorare come truccatore professionista. Ma quale scegliere? E, una volta affrontato il percorso di studi, come inserirsi nel mondo del lavoro e diventare make-up artist professionista?
Cosa studiare per diventare make-up artist
Anche chi è appassionato di moda e make-up può non avere le idee chiare sulla figura del make-up artist. Chi è esattamente e come svolge il suo lavoro? Quali studi bisogna frequentare? Quali sono le reali prospettive di lavoro e quali le competenze necessarie da sviluppare?
Come per tutti i lavori bisogna partire dalle basi e prepararsi con un corso di formazione altamente qualificato. Se si vuole lavorare come make-up artist non c’è spazio per l’improvvisazione.
E’ invece fondamentale affidarsi ad una accademia di Trucco in grado di offrire un pacchetto formativo diversificato e altamente qualificato. L’accademia Stefano Anselmo a Milano, ad esempio, offre la possibilità di seguire corsi base con cui iniziare costruire il proprio bagaglio di teoria e tecniche pratiche necessarie a lavorare come make-up artist.
Ma non solo! Offre anche corsi altamente specifici con cui implementare le proprie competenze o Masterclass volte a finalizzare e ottimizzare le proprie conoscenze.
Investire sulla conoscenza è il modo migliore per assicurarsi un futuro lavorativo solido e proficuo sia dal punto di vista delle soddisfazioni personali che dal punto di vista remunerativo.
Oltre ai corsi base per iniziare ad approcciarsi al mondo del make ci sono infatti diversi corsi altamente qualificanti che permetteranno di specializzarsi in un determinato ambito lavorativo.
Si pensi, ad esempio, al trucco correttivo, al sempre più richiesto trucco sposa, al trucco anti-age o al trucco etnico… Per non parlare di trucco teatrale, cinematografico, volto a realizzare effetti speciali, make-up fotografico o artistico, trucco digitale e molti altri.
“La cosa migliore è sembrare naturali. Ma ci vuole un sacco di trucco per sembrare naturali”.
(Calvin Klein)
Make-up artist: opportunità lavorative
Chi vuole lavorare come make up artist spesso punta ad aprire un proprio salone e lavorare in proprio. E’ un punto di arrivo molto appagante ma, per fortuna, ci sono molte atre vie da poter percorrere.
Aprire subito un salone da gestire personalmente può essere un azzardo perché serve un investimento iniziale piuttosto esoso e perché bisogna tener conto del fatto che ci si deve ancora fare un nome e trovare una clientela fissa.
Soprattutto all’inizio è possibile lavorare per saloni già avviati in modo da poter fare pratica in un ambiente sicuro e, al tempo stesso, farsi un nome. La nomea conta quasi quanto la professionalità in questo mestiere!
Non a caso molti make up artist scelgono di lavorare come free lance e sfruttare il potere mediatico dei social network per farsi conoscere. Provate a pensare alla famosissima ClioMakeUp.
E’ bene tener presente che i make up artist sono professionisti che possono lavorare per industrie anche molto diverse tra loro, per eventi individuali o per aziende. L’utente finale si rivolge ad un make up artist per eventi come matrimoni, feste importanti, shooting fotografici e gala che richiedono una certa eleganza.
Se, invece, parliamo di aziende, le opportunità di lavoro non mancano sicuramente! I truccatori sono infatti molto ricercati da saloni di bellezza, profumerie, centri di estetica ma anche da particolari ambiti come il settore teatrale, cinematografico, televisivo. Senza contare, poi, dell’industria della moda e della fotografia.
C’è poi un altro lavoro, figlio dei nostri tempi, e legato al mondo dei social: quello del content creator che si occupa di promuovere un particolare brand di cosmetici.
Che dire… Non mi resta che augurarvi buon lavoro!