Esistono diversi motivi che possono portare una coppia alla separazione, ma a prescindere dal perché la storia d’amore sia conclusa ciò che resta è un profondo senso di malessere. Questo accade perché il nostro cervello è portato ad elaborare tale dolore come male fisico. Ecco perché non è importante lasciare o essere lasciati, ma in entrambe i casi si vivrà un momento destabilizzante. Ma come diceva una vecchia canzone: si può amare da morire, ma morire d’amore no!
Proprio per questo motivo di seguito parleremo di come sia possibile superare una rottura amorosa, considerando che le tempistiche per questo tipo di guarigione sono pur sempre soggettive.
Gli step che caratterizzano la fine di una storia d’amore
Ci sono momenti precisi che rappresentano le vere e proprie fasi della rottura, ma non andremo ad elencarle nell’ordine preciso. Questo perché si tratta di un fattore soggettivo che influenza la gestione della conclusione della storia d’amore.
Negare la fine del rapporto
Atteggiamento tipico per molte persone che vengono lasciate è la fase di negazione che porta a rifiutare la realtà dei fatti. Non si vuole cedere al dolore, non si accetta la fase di cambiamento e si cerca di tranquillizzare il partner per invitarlo a ripristinare lo status di coppia.
La rabbia post rottura
Altro atteggiamento tipico di chi subisce la scelta della separazione è l’esplosione di rabbia. In questa fase scattano gli insulti, oltre ai possibili ricatti, proprio perché non si vuole accettare la fine della relazione. Va detto però che la rabbia può anche coincidere con la scoperta di un tradimento che può quindi portare il partner tradito a fare i conti con l’imminente rottura. Rottura che sarà segnata per mano sua, non riuscendo a gestire il dolore per l’infedeltà subita.
La persuasione del partner
Esistono poi delle persone che, al momento della separazione, avviano una fase di contrattazione scandita da un’unica promessa: quella di un cambiamento. In quel preciso istante ci si rende conto che il partner, ormai ex, se ne sta andando e non è disposto a tornare sui suoi passi. La persuasione del “Fidati, sono cambiato” o del “Per te posso cambiare” rappresenta quindi l’ultima spiaggia per dimostrare di aver riconosciuto i propri errori.
Accettare la rottura affrontando il dolore e la fase di rinascita
Tutti, almeno una volta nella vita, hanno dovuto affrontare la fine di una storia d’amore importante. Molti, anzi quasi sicuramente tutti, hanno anche fatto i conti con il dolore, che in qualche modo è un passaggio obbligatorio per giungere alla fase di rinascita. Accettare la rottura non significa smettere di soffrire, ma focalizzare le proprie energie sulla fase di recupero. Si diventa così consapevoli di potersi rifare una vita, costruendo qualcosa di nuovo. È chiaramente l’unico atteggiamento positivo tra quelli citati.
Quanto tempo serve per riprendersi dalla fine di una storia d’amore?
È complicato stabilire con precisione quanto ci voglia per archiviare la sofferenza dopo una rottura. Ma in questo caso le risposte razionali giungono da uno studio: sembra che un cuore spezzato abbia bisogno di tre mesi per riprendersi. Non è un valore universale, è giusto ribadirlo e questa fase di malessere potrebbe finire prima o potrebbe richiedere più tempo. Dal punto di vista emotivo è doveroso dire che ci sono dei comportamenti che è giusto incoraggiare per riuscire ad affrontare il dolore:
- Piangi senza vergogna, senza paura, sia da sola che con gli amici: è liberatorio e permette di non trattenere mai la tristezza;
- Mai darsi troppe colpe: quando una storia finisce la responsabilità deve essere divisa in modo equo e continuare a colpevolizzarsi non aiuta;
- Concentrati su ciò che ami fare e ritrova te stessa ripartendo dalle piccole cose;
- Cerca di coinvolgere gli amici per fare in modo di non isolarti;
- Ripensa a quello che hai vissuto per dargli il giusto valore e capire ciò che desideri, ma soprattutto quello che non vuoi più vivere in un rapporto d’amore.